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Channel: verdementa - fashion from my curvy point of view
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Le conformazioni fisiche curvy

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A cosa serve saper riconoscere la propria conformazione fisica? Semplicemente a scegliere i tagli, le linee e le forme dei vestiti che ci stanno meglio. A mio avviso le indicazioni che derivano dallo studio delle diverse tipologie non sono regole scientifiche scolpite nella pietra e una certa dose di sperimentazione è sempre consentita (e auspicabile) quando si parla di abbigliamento, ma è innegabile che conoscere un paio di principi a cui far riferimento nei momenti di indecisione è sempre utile e, comunque, per poterle trasgredire le regole vanno prima conosciute.



Ormai molte sapranno riconoscere le diverse tipologie femminili: programmi tv ci hanno insegnato a scegliere i vestiti per valorizzare o minimizzare alcune parti del nostro corpo, famosi stylist televisivi scrivono libri al proposito (i Murr sono solo gli ultimi in ordine cronologico) e in rete c'è Anna di Moda per Principianti che fa un ottimo lavoro. Fisiologie a mela, pera, rettangolo o clessidra non hanno quasi più segreti.

Oggi con voi vorrei approfondire le tipologie fisiche declinate al curvy.

Partendo dall'ABC e semplificando molto, possiamo dire che la nostra conformazione fisica è definita soprattutto dal busto o meglio dal rapporto tra busto/spalle e fianchi.
  • Se l'ampiezza del busto e delle spalle è inferiore rispetto a quella dei fianchi siamo nella tipologia A (o pera, o triangolo) 
  • Se le spalle sono larghe quanto i fianchi e il punto vita è ben definito siamo nella tipologia B (o clessidra) 
  • Se l'ampiezza delle spalle è equivalente o maggiore rispetto ai fianchi e la vita è poco definita o quasi assente siamo nella tipologia C (in questa categoria rientrano la donna rettangolo, la triangolo invertito e la donna mela).

Continuando col codice delle lettere dell'alfabeto, le versioni curvy di queste tipologie sono rispettivamente il tipo D (pera curvy), E (clessidra curvy) e F (mela curvy).




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TIPOLOGIA FISICA D - pera curvy

TIPO D  - spalle strette o spioventi - seno piccolo / medio,   (proporzionato alle spalle) - punto vita pieno - fianchi larghi - cosce e polpacci robusti
un esempio di pera curvy è Tanesha di http://girlwithcurves.com/

Questa tipologia, indipendentemente dalla taglia, presenta una sproporzione nella parte inferiore: ha infatti spalle strette o spioventi e seno piccolo / medio, il punto vita pieno (generalmente ben definito), fianchi larghi, cosce e polpacci robusti. 

Per riequilibrare le proporzioni si cercherà di attirare l'attenzione nella parte alta del corpo, ampliando la linea delle spalle per bilanciarle col bacino.

No
  • no ai capi troppo oversize che indistintamente aggiungono volume a tutta la figura
  • no a tutto ciò che aggiunge volume sui fianchi
  • no a tutto ciò che attira l'attenzione sui fianchi: orli, bordi, decorazioni, ricami, strass ecc.
  • no al volume aggiunto dato da pieghe o pinches su gonne e pantaloni
  • no alla gonna a balze
  • no a gonne e pantaloni che si stringono sul fondo: amplificano i fianchi e fanno l'effetto "cono".
  • no ai leggings e in generale ai pantaloni skinny
  • no a maglie e giacche corte sopra i fianchi
  • sì a sottolineare il punto vita (w le cinture per le donne pera!)
  • sì a ad accessori quali collane e orecchini, anche vistosi, che attirano l'occhio verso il volto 
  • per lo stesso motivo, sì alle bluse col fiocco o ruches sul collo o le spalle
  • sì alle bluse con maniche importanti, 
  • sì alle maniche a palloncino 
  • sì ai tagli che allargano le spalle, come lo scollo a barchetta
  • sì anche a scolli medi come lo scollo quadrato o a madonna
  • sì alle maglie a righe orizzontali 
  • sì alle giacche con spalle strutturate 
  • si alle spalline imbottite per riequilibrare spalle piccole o spioventi, purché abbiano un aspetto naturale... niente spallone da rugbista ;)
  • sì alle maglie drappeggiate, che creano volume sul busto
  • sì agli abiti svasati
  • sì a gonne dalla linea dritta o leggermente svasata che accarezzano la linea dei fianchi senza fasciarli
  • sì a jeans e pantaloni dalla linea dritta o bootcut (leggermente svasati)
  • sì a a giacche, giacconi e cappotti svasati e col punto vita segnato (da cuciture o con cintura)


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TIPOLOGIA FISICA E - clessidra curvy

esempi di clessidra curvy sono Alex di http://sheisred.com/
e Lilli di http://frocksandfroufrou.com/

Questa tipologia è ben proporzionata: fianchi e spalle sono equilibrati, la vita è ben segnata anche se a volte non è stretta, le spalle sono larghe o medie, il seno pieno e le gambe tornite.

Per mantenere le naturali proporzioni di questa struttura è bene sottolineare le curve e valorizzare il punto vita senza aggiungere volume alla figura.

No
  • no a tessuti troppo rigidi, fanno effetto "boxy"
  • no alle linee oversize che aggiungono volume: meglio optare per tagli che seguono le forme del corpo

  • sì ai tessuti morbidi e fluidi
  • sì agli abiti che seguono le linee del corpo (senza stringere!)
  • sì a sottolineare il punto vita
  • sì alle scollature che valorizzano il seno
  • sì a pantaloni e jeans con la gamba dritta o leggermente svasati sul fondo
  • sì ai jeans stretch
  • sì ai pantaloni capri, anche in colori vivaci. Se stampati, meglio stampe di dimensioni medio/piccole e tono-su-tono
  • sì alle gonne dritte o leggermente svasate 
  • sì alle gonne a ruota, non troppo ampia
  • sì a t-shirt, giacche e maglie infiancate
  • sì agli shorts purché della lunghezza giusta (a metà coscia, un po' sopra il ginocchio) e la gamba lo permetta. Shorts molto corti allargano i fianchi.
  • sì ai cappotti a vestaglia



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TIPOLOGIA FISICA F - mela curvy


La curvy mela sono io!
Una versione un po' più piena è la biondissima Karyn di http://www.killerkurves.ca

Questa tipologia ha il busto sviluppato, il punto vita è poco definito o quasi assente, spesso un po' alto e le gambe relativamente snelle.

Saranno le gambe quindi il punto focale da enfatizzare con l'abbigliamento, cercando contemporaneamente di  allungare la parte superiore del corpo.

No
  • al troppo oversize, sia sopra che sotto. Meglio linee dritte ma non eccessivamente voluminose
  • no ai pantaloni e alle gonne con la vita alta
  • se il punto vita è davvero inesistente no a top e camicie infilate nei pantaloni o nelle gonne
  • no a top troppo aderenti
  • no a maglie, top e maglioni con l'elastico in fondo o che si stringono in fondo (meglio linee fluide, appena svasate)
  • no alle spalle troppo strutturate
  • no alle rouches troppo vistose su petto e spalle
  • no a giacche e cappotti più lunghi di metà coscia
  • anche se le gambe sono snelle, no alle gonne troppo corte: allargano i fianchi
  • no ai maglioni a trama grossa, che aggiungono volume al busto

  • distogliere l'attenzione dal punto vita facendo convergere gli sguardi verso il viso e le spalle: 
  • sì quindi a collane e orecchini, anche vistosi
  • sì a scolli ampi, medi e profondi, a V o rotondi, ma anche asimmetrici. 
  • sì a maglie e top a tunica (abbinati a pantaloni slim fit o gonne dal taglio dritto) soprattutto se non si ha il seno molto abbondante
  • se il seno è grande meglio optare per top e maglie che seguono la linea del seno e poi scendono leggermente svasate
  • sì a maglie e top un po' svasati
  • sì a maglie e top portati fuori dai pantaloni o dalle gonne
  • sì alle bluse con taglio impero
  • sì ad abiti e top un po' sfiancati ma di linea morbida
  • sì agli abiti a tunica (sempre che il seno non sia troppo abbondante, in questo caso la tunica che scende dritta renderebbe il corpo un blocco unico). 
  • con seno abbondante scegliere abiti che accompagnano il seno e poi scendono un po' svasati
  • sì agli abiti svasati
  • sì agli abiti con la vita alta, che seguono il naturale punto vita un po' rialzato di questa tipologia fisica
  • sì agli abiti stile impero
  • sì agli abiti-camicia
  • sì a pantaloni e jeans dritti e con la gamba asciutta, taglio slim
  • sì a pantaloni skinny o aderenti abbinati a top e bluse che coprono il sedere e arrivano a metà coscia
  • sì ai pantaloni un po' svasati
  • si ai jeans bootcut
  • sì ai pantaloni a sigaretta
  • sì ai pantaloni capri
  • sì agli shorts purché della lunghezza giusta, a metà coscia o un po' sopra il ginocchio. Shorts molto corti allargano i fianchi.
  • sì alle gonne dritte o leggermente svasate
  • sì alle giacche di taglio dritto portate aperte su top a misura (che non stringano, mi raccomando! Troppo brutto vedere le ciccette evidenziate dai tessuti aderenti) 
  • sì ai cardigan e ai golfini, portati aperti
  • sì a cardigan lunghi al massimo fino a metà coscia, portati aperti o chiusi sotto il seno (con un bottone, una cinturina, una coulisse
  • sì a mantelle, giacche e giacconi corti, non oltre i fianchi
  • sì al cappotto dritto o leggermente svasato

Finito!!
Come dicevo all'inizio del post, queste sono indicazioni di massima da tenere presente in caso di dubbio o per orientarci nello shopping, ma io sono assolutamente per la sperimentazione: la cosa migliore è entrare in camerino e provare quello che ci piace, avendo l'accortezza di guardarci con occhio obiettivo (che non vuol dire ipercritico!).


Tutte le belle illustrazioni di questo post sono di Anja Kroencke e sono tratte dal libro The Pocket Stylist di Kendall Farr


Sei grassa. L'ultimatum dell'offesa

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La notizia sta rimbalzando in rete da qualche giorno e a forza di condivisioni su Facebook sono arrivate anche a me le parole del CEO di Abercrombie & Fitch (celebre marchio americano di moda cìovane) tale Mike Jeffries, in merito alla scelta deliberata di non avere nei loro negozi taglie XL e XXL per il pubblico femminile (per i ragazzi si, ma solo per farci entrare i corpi palestrati degli atleti). Qui trovate l'articolo completo in inglese ma in sintesi le motivazioni di questa scelta sono che al buon Mike non piacciono le ragazze grasse e non vuole assolutamente che si vestano Abercrombie perché l'azienda si rivolge solo a gente giovane, bella e magra.

"[Mike Jeffries] non vuole che la gente in sovrappeso faccia shopping nel suo negozio, vuole gente magra e bella. Non vuole che il suo cliente tipo veda persone non altrettanto attraenti indossare i suoi stessi abiti. Le persone che vestono Abercrombie devono sentire di far parte del "gruppo figo".
E Jeffries non è nuovo a tali perle, già in un'intervista rilasciata nel 2006 aveva motivato la scelta di utilizzare la bellezza come sistema di marketing (avete presente i modelli a torso nudo nei loro negozi?):
"Questo è il motivo per cui assumiamo personale bello nei nostri negozi, perchè gente bella attira altra gente bella e noi vogliamo vendere a gente cool e di bella presenza. Non ci rivolgiamo a nessun altro che a questo target."
"In ogni scuola ci sono i ragazzi fighi e popolari e quelli che non lo sono. Sinceramente, noi cerchiamo i fighi. Vogliamo il tipico ragazzo americano attraente, con l'atteggiamento giusto e pieno di amici. Molte persone restano escluse. Siamo elitari? Certamente sì. Le aziende che sono in crisi stanno cercando di rivolgersi a tutto il pubblico: giovani, vecchi, grassi, magri. Ma così si perde personalità. Non escludi nessuno ma neanche ecciti qualcuno."
Mi sono chiesta che faccia avesse il detentore di un pensiero così discriminante e oserei dire nazista, ed è bastato googlare il suo nome per trovarmi davanti a una serie di foto come queste:



Mike, stai attento che tra poco non ti fanno più entrare nei tuoi negozi!
Battute a parte, mi domando quanto sia contorto e malato il rapporto con la bellezza (o l'ideale di bellezza) di una persona che si riduce la faccia in questo modo. Mi domando anche quanto sia economicamente vantaggioso riversare queste convinzioni nella propria filosofia aziendale. E infatti pare che l'azienda sia in forte crisi da alcuni anni... Mike non lo sai che nel mondo ci sono sempre più persone sovrappeso e che ti stai precludendo una bella fetta di mercato? Certo la crisi non è dovuta a questo ma a una più generale perdita di appeal del marchio che con i suoi maxi loghi in bella vista e l'incapacità di rinnovarsi non attira più come un tempo, ma un brand di larga diffusione che fonda il suo mercato su premesse così discriminatorie e restrittive mi sembra francamente fuori dallo spirito del suo tempo, dato che il mondo, con grande fatica e molte contraddizioni, sta andando verso l'ampliamento dei canoni di bellezza. Meglio essere lungimiranti e schiodarsi dalla solita equivalenza bellezza = magrezza.

Comunque non volevo fare un trattato su Abercrombie & Fitch. In realtà era da tempo che ci pensavo e questa è solo l'ultima notizia in ordine cronologico che riguarda il trattamento discriminatorio riservato alle persone sovrappeso. Se da un lato "l'orgoglio curvy" prende sempre più piede e conquista il suo spazio in rete e nei media, dall'altro mi sembra che si stia inasprendo l'intolleranza e la violenza (verbale) verso i grassi, in un processo tipo azione-reazione. Ora che i cicciotti alzano la testa e rivendicano il loro diritto a sentirsi bene nella propria pelle senza venire giudicati, i giudizi fioccano con maggiore intensità e vigore. Forse è un meccanismo normale, ma fa pensare.

"Sei grassa" è diventato il non plus ultra dell'insulto, dopo si passa direttamente all'arma bianca. Grasse vengono definite ragazze taglia 44. Seguo blog e twitter di alcune ragazze che apprezzo molto e trovo davvero brillanti ma ogni tanto se ne escono con frasi che mi lasciano perplessa e offesa: "Se avessi la voce come Adele non mi fregherebbe di essere grassa", "... individuai subito la sua nuova ragazza, una cicciona brutta [...] giuro questa era veramente grassa, non riuscivo a capire come lui volesse stare con lei. Sarà la sindrome dell’uomo grissino che vuole stare con la cicciona". Insomma, avete capito. Termini che di per sé non sono offensivi ma vengono usati come tali.

Essere grassi sembra la peggior disgrazia che possa capitare. Parlando di chili, si è abbassata la soglia del pudore e la gente non si fa più alcuno scrupolo a mettere il becco nel peso altrui. Sono la sola a notare questa cosa? E' sempre stato così, sta peggiorando o sono io che me ne accorgo solo adesso che la tematica curvy è diventata un po' la mia bandiera?

Le regine e le principesse più malvagie della storia. Il fashion contest dedicato alla figura di Wallis Simpson

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Se da bambine è rassicurante leggere di eteree principesse risvegliate con un bacio dal principe azzurro e premiate per la loro bontà d'animo con scomodissime scarpette di cristallo, quando si cresce diventa presto chiaro che nella vita un pizzico di stronzaggine e sana cattiveria rende tutto più interessante. Non a caso si dice che le brave ragazze vanno in Paradiso, le cattive dappertutto. E si divertono pure lungo il tragitto.

A queste perfide e interessantissime donne Marina Minelli, scrittrice e autrice del blog Altezza Reale, ha dedicato il suo ultimo libro, Le regine e le principesse più malvagie della storia e, per promuoverne l'uscita, insieme ad un gruppetto di amiche blogger abbiamo pensato a un fashion contest creativo a cui con questo post vi invito a partecipare!

Chi è il corrispettivo in carne ed ossa della perfida Grimilde delle fiabe? Senz'altro Wallis Simpson, la controversa americana che fece tremare l'Inghilterra e per la cui discutibile bellezza e innegabile classe il re Edoardo VIII rinunciò al trono. Secondo me un paio di dritte la Wallis ce le può dare, che dite?





COME PARTECIPARE AL CONTEST:
Vi chiediamo di ideare un outfit oppure creare un moodboard* ispirato a Wallis Simpson. 
*Per chi non sapesse cos'è un moodboard, si tratta un collage di oggetti, immagini, colori e suggestioni che richiamano un certo argomento o una certa atmosfera. In questo caso dovete creare un set o un collage che riproduca quello che per voi è lo stile di Wallis Simpson. Potete creare il vostro set con un programma di grafica oppure con siti tipo Polyvore, dove è davvero divertente e avete a disposizione una serie infinita di abiti e accessori per ispirarvi.


PREMI IN PALIO:
A vincere sarete in 3, perchè in palio ci sono ben 3 premi: uno per il miglior outfit, uno per il miglior moodboard e un Premio Speciale della Giuria.
Questo il bottino messo a disposizione dagli sponsor:

Borsa Laura Bunker #001
Il giovane duo di designers HanselGretel ha messo in palio una propria creazione, la borsa Laura Bunker #001 in robusta tela ruvida, cinghie e metallo, che fa parte di una capsule collection di soli 9 pezzi unici ricavati da un pannello realizzato a quattro mani dagli artisti calligrafi Massimo Polello e Birgit Nass.


Alcune immagini che rappresentano HanselGretel, giovane marchio torinese che disegna e produce
interamente in Italia capi e accessori dalle linee essenziali e raffinate.

Collana in argento rosato con coralli, perle e pietre dure
L'Atelier Altre Cose di Lu mette in palio una deliziosa collana in argento rosato decorata con charms in corallo, perle e pietre dure:


Immagini dell'Atelier Altre Cose di Lu, boutique nel cuore di Milano dove trovare piccole collezioni di abiti sartoriali e raffinati accessori, tutto rigorosamente made in Italy.

Stola in seta dipinta
Claudia F. Sete Dipinte mette in palio una delle sue splendide e coloratissime stole in seta dipinta a mano:


Claudia è un'artigiana che realizza borse, foulard, abiti e complementi d'arredo utilizzando sete che lei stessa dipinge a mano con colori all'acqua fissati a vapore, seguendo l'antica tradizione delle seterie italiane.

REGOLE DEL CONTEST:
Per partecipare vi chiediamo di mettere i soliti like:
e pubblicare entro le 23:59 di lunedì 20 maggio il vostro outfit o il vostro moodboard ispirato allo stile di Wallis Simpson, condividerlo sulla pagina FB del libro e sui vostri canali social.

Una speciale giuria composta da fashion bloggers e non solo sceglierà i finalisti che verranno poi sottoposti ad una giuria popolare composta da lettori e lettrici.


Cosa dite, avete voglia di partecipare e vincere uno di questi bei premi realizzati artigianalmente? Allora forza, sfoderate la vostra creatività e fatemi vedere di cosa siete capaci!

Outfit | nero e fucsia

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Questo post è più che altro un pretesto per presentarvi la mia nuova "coinquilina", Melissa.


Dato che non ho un fidanzato nullafacente che mi segue con la reflex e che per mancanza di tempo spesso faccio le foto in casa, ho deciso di abbellire un po' il mio angolino e ho creato un piccolo "set" dal sapore vintage. Da oggi  Melissa (se non si fosse capito è il manichino) mi farà compagnia, vi piace l'idea? 




Come potete notare, divento vagamente ossessiva con i capi che mi piacciono: scusatemi per la reiterazione dei sandali (e della borsa, sempre quella come se non ne avessi altre :D). 
Indosso un vecchio vestitino di H&M che ho nell'armadio da almeno 2 anni e che avete già visto qui. Del resto se si trova un abito che sta particolarmente bene perché abbandonarlo? Per rifarmi al mio precedente post sulle conformazioni fisiche "curvy" questo è perfetto per noi donne mela: ha il punto vita rialzato che cade poco sotto il seno senza essere a impero, e quindi si appoggia sul mio punto vita naturale e sottolinea la parte del busto in cui sono più "stretta". Il golfino poi è la mia arma segreta per coprire le braccia, probabilmente la parte del mio corpo che mi piace di meno.





Avete notato che ho un po' tagliato i capelli? Solo il ciuffo davanti, e l'ho fatto da sola! Non ne potevo più di quei ciuffi pesanti ai lati della faccia, tipo orecchie di cocker... Vi piace il "nuovo" look?

sfocata, I know :(


abito: H&M 
cardigan: Zara 
borsa: Prada
sandali: Zara

Outfit | felpa Féline... roarrrr

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Il clan Giuliacci non sbaglia un colpo: hanno detto pioggia e pioggia è, potente e copiosa. Del resto siamo a giovedì, l'anticamera del weekend, non vorremo mica sperare in un vero fine settimana primaverile, vero?
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, questo tempaccio e le conseguenti temperature mi danno l'occasione di indossare un divertente nuovo acquisto che mi piace molto, la felpa Féline.

Volevo fare la faccia felina e invece mi è uscita questa lingua di serpente...
dopo il leocorno ecco a voi la leoserpe, siori e siore!

Giocare coi nomi delle griffe è di moda e questa è una versione più economica delle proposte di Brian Lichtenberg che si sono viste in alcuni blog negli ultimi tempi. Simpatica vero? Diciamo che il classico taglio sportivo di questa felpa non è il massimo per i volumi del mio busto ma mi piaceva troppo per rinunciare!

Per me ragazza d'altri tempi felpa grigia significa Flashdance, quindi perché non provare a metterla con le pumps come Alex insegna? In questo modo la felpa esce dalla palestra e diventa glamour.


Si, ancora. Non volevo privarvi della visione d'insieme.



Ho provato anche ad abbinarci la gonna ma il risultato non mi convince pienamente:


Volevo però mostrarvi in pratica alcune indicazioni che vi ho dato su come vestire un fisico a mela (rotondità concentrate sulla "ciambella" girovita e gambe relativamente snelle). Vedete come la gonna a ruota aggiunge volume sui fianchi e di conseguenza appesantisce la figura se non è supportata da un vitino sottile?
Non è detto che si voglia sempre apparire più snelli (io mi vesto per sentirmi bene non per sembrare più magra) ma se l'intento è quello allora sapete che taglio di gonna scegliere ;)
A dirla tutta neanche la gonna a tubo è perfetta per questo outfit, perché è di quelle a fascia, elastiche, e segna tutte le forme: una gonna dal taglio dritto o appena svasato in un tessuto non elasticizzato (e anche con qualche cm in più) avrebbe fatto meglio il suo dovere. Con le gonne a fascia preferisco top più lunghi e fluidi, che coprono i fianchi e riequilibrano i volumi. Mi sembrava però utile farvi vedere anche abbinamenti meno riusciti, così si fa un po' di pratica tutte insieme!




Se vi piace la felpa, la trovate qui.

Outfit | elegante in lungo

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Vestita "per la sera" mi vedete di rado in questo blog, ma ogni tanto capita ed ecco un post velocissimo con la mia mise di sabato sera:

outfit elegante con abito lungo


outfit elegante con abito lungo


outfit elegante con abito lungo

Se vi piace l'abito, è un modello della collezione di Beyoncé per H&M e vi togliete lo sfizio con €19,95.


Unica pecca, per questo vestito serve un reggiseno a fascia! Ne ho uno di Intimissimi che non amo particolarmente perché scende e mi appiattisce il seno... Qualcuna di voi sa consigliarmi dove acquistarne uno "miracoloso"?

Il Grande Gatsby, che stile!

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Sabato sera sono andata a vedere Il Grande Gatsby, che è sicuramente uno dei film da non perdere del momento. Non voglio fare una recensione del film, dico solo che nel complesso mi è piaciuto ma non lo metterei nella lista dei miei preferiti: la storia è nota ed è diretta e interpretata benissimo ma il film non è riuscito a trascinarmi nel pathos e nella sofferenza che io richiedo per innamorarmi. Io al cinema voglio piangere e disperarmi, uscire con gli occhi rossi e i fazzolettini zuppi e questa volta non ci sono riuscita, la patina estetizzante della regia di Luhrmann mi ha impedito di immergermi nel dramma della storia e sentirlo sottopelle... Forse ero troppo abbagliata dai fantastici vestiti! Colonna sonora, fotografia e costumi infatti sono superlativi in questo film, ed è proprio sui costumi femminili che vorrei soffermarmi (poteva essere altrimenti?).

le donne del film Il Grande Gatsby

Miuccia Prada ha collaborato con la costumista Catherine Martin (moglie del regista Baz Luhrmann e premio Oscar per i costumi di Moulin Rouge) per la realizzazione dei costumi, e insieme hanno creato una rappresentazione surreale e ideale dello stile anni '20 in cui gli abiti di Prada e Miu Miu sono stati arricchiti di paillettes, piume, pelliccia e cristalli. Il resto lo fanno tessuti sontuosi come seta e velluti impreziositi da ori e lunghe frange. Un vero spettacolo nello spettacolo, ve lo assicuro.

bozzetti dei costumi di Prada per il film Il Grande Gatsby

bozzetti dei costumi di Prada per il film Il Grande Gatsby

bozzetti dei costumi di Miu Miu per il film Il Grande Gatsby

bozzetti di Catherine Martin per le donne del Grande Gatsby

I costumi caratterizzano magistralmente i 3 personaggi femminili del film, nulla è lasciato al caso!

Carey Mulligan è Daisy, il grande amore effimero di Jay Gatsby, è una donna eterea, delicata e fragile (per non dire debole e superficiale, incapace di pensare in modo autonomo... ma perché gli uomini perdono sempre la testa per le sciacquette??), caratteristiche che vengono esaltate dagli abiti leggeri e diafani, ricchi di fiocchi, piume e lustrini.

vestito Prada per Daisy nel film Il Grande Gatsby


Il Grande Gatsby

daisy il grande gatsby

Daisy Il Grande Gatsby

Daisy Il Grande Gatsby

Daisy Il Grande Gatsby

Daisy Il Grande Gatsby


La quasi esordiente Elizabeth Debicki ha il ruolo di Jordan Baker, amica di Daisy e famosa giocatrice di golf. E' una donna un po' cinica e il suo stile secondo me è quello più puramente anni '20.

Jordan Il Grande Gatsby

Jordan Il Grande Gatsby

Jordan Il Grande Gatsby

Jordan Il Grande Gatsby
beccata con gli UGG! Non propriamente anni '20 ;)

Jordan Il Grande Gatsby

Jordan Il Grande Gatsby

Jordan Il Grande Gatsby


Infine, Isla Fisher (irriconoscibile!) è Myrtle, la volgarotta amante di Tom Buchanan, il marito di Daisy. 

Myrtle Il Grande Gatsby

Myrtle Il Grande Gatsby

L'interpretazione della popolana "donna di facili costumi" è chiaramente molto chiassosa, resa con colori accesi e un sovraccarico di accessori colorati.
    le donnacce del grande gatsby

    Che meraviglia, vero? Voi l'avete visto il film? Vi è piaciuto?

    Outfit | Pajama pants japan style

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    Quest'anno Zara ha deciso di portarci in Oriente. Ormai da qualche mese basta entrare in un loro negozio per notare giacche dalle linee a kimono, fiori di pesco e fantasie da vaso cinese nei bomberini leggeri.


    A me questi richiami al Far East piacciono moltissimo, così ho infilato la testa nell'armadio per vedere se riuscivo a ricreare una suggestione orientale coi capi già in mio possesso. Invece di puntare al mio vecchio kimono, che ha dei colorini troppo primaverili per questo clima piovoso, ho pensato di riesumare i famigerati pantaloni pajama che un po' ricordano la foggia delle hakama dei samurai. Una sovrapposizione di maglie nere, i sandali col plateau vagamente giappo e voilà, il gioco è fatto.








    La borsetta a tracolla l'ho scippata alla mia mamma, è un vecchio acquisto veneziano che lei non utilizza più perché dice che è troppo "da giovani"... Bha, a me non pare però era un peccato lasciarla lì inutilizzata: con quei colori tra il nero e il rossiccio è davvero perfetta con la fantasia dei pantaloni. 



    Che ne dite?


    Wallis Fashion Contest: si vota! (E c'è un premio anche per i votanti)

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    Inizia oggi la fase finale del fashion contest dedicato a Wallis Simpson organizzato per l'uscita del libro di Marina Minelli, Le regine e le principesse più malvagie della storia. 


    La brutta notizia è che nessuna ragazza ha partecipato con un outfit (pigrone!), la buona è che il premio messo in palio per la categoria verrà dirottato su una fortunata prescelta tra le votanti! Quindi la borsa edizione limitata di HanselGretel potrebbe essere vostra... Ditelo che l'avete fatto apposta ;)

    Avete tempo fino alle 23:59 del 7 giugno per partecipare all'estrazione (che verrà fatta via random.org), per cui non vi resta che:
    • lasciare qui sul blog un commento col numero del vostro moodboard preferito 
    • e mettere il Like sulle pagine degli sponsor:
    1. Il libro di Marina Minelli 
    2. Hansel Gretel
    3. Atelier Altrecose di Lu 
    4. Claudia F. sete dipinte
    Se avete voglia e vi resta un po' di forza sul dito indice potete cliccare "mi piace" anche sulla mia pagina Facebook, o seguirmi via Twitter o Bloglovin ma non è obbligatorio ai fini del concorso ;)

    Ed ecco i moodboard in gara:

    moodboard n. 1


    moodboard n. 2


    moodboard n. 3


    moodboard n. 4


    moodboard n. 5


    moodboard n. 6


    moodboard n. 7


    moodboard n. 8


    moodboard n. 9

    Splendidi lavori, vero? Sceglierne uno è difficile... E infatti potete anche votarne più di uno (meglio però non insieme, dedicate un commento per ogni vostro voto). Per aumentare le vostre possibilità di vittoria potete anche lasciare il vostro voto sugli altri blog che come il mio hanno ospitato il contest:

    Des petits pois gris
    In the mood for love 
    Kate the duchess of Cambridge 
    L'armadio del delitto
    La stanza degli armadi
    Lens and anything else
    Modeskine
    My vintage curves
    The slow catwalk 
    Udine, la mia città e Nonna Pina

    Ovviamente vince il moodboard che raccoglierà il maggior numero di voti calcolato sommando quelli ricevuti su tutti gli 11 blog partecipanti al contest.

    Per ora noi blogger "ospiti" abbiamo scelto la vincitrice del premio speciale della giuria, che si porta a casa la collana in argento rosato, pietre dure e piccole perle di Atelier Altrecose di Lu: Mah è stata bravissima e ha presentato un mix tra outfit e moodboard accompagnato da simpatiche postille, di cui ha creato anche una versione video... Tanto impegno non poteva non essere ricompensato!







    In bocca al lupo alle autrici dei bei moodboard in gara e a tutte le lettrici che voteranno!


    Come indossare i pantaloni bianchi

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    Quando si tratta di pantaloni bianchi gli animi si dividono: c'è chi fugge impaurita e chi, temeraria, si lancia nella sfida incurante di tutti i luoghi comuni che lo vietano a noi portatrici sane di curve. Il bianco allarga, il bianco ingrassa, il bianco è solo per le magre. Quante volte lo abbiamo sentito dire?
    Se mi conoscete un pochino sapete che i dogmi mi vanno stretti così, quando Fiorella Rubino mi ha dato la possibilità di scegliere un paio di jeans della sua nuova collezione Denim Colour Collection, mi sono detta che un'azienda che veste le donne dalla taglia 46 alla 58 saprà di certo fare dei pantaloni bianchi in grado di valorizzare le curve. Ho colto la palla al balzo per fare la prova... e ho avuto ragione!
    Tolto di mezzo il tabù del pantalone bianco sulle curvy, ecco quindi i miei consigli su come indossarlo.

    5 modi per indossare i jeans bianchi

    • Innanzitutto la scelta del pantalone è fondamentale, soprattutto per noi curvy. I tessuti troppo leggeri risultano trasparenti e, oltre alla biancheria intima, rivelano spesso anche simpatici compagni di vita come cellulite e culotte de cheval. Meglio prediligere tessuti più consistenti in grado di contenere le nostre ciccette ribelli (magari anche elasticizzati, così da risultare confortevoli) e linee che seguono la figura senza segnare. Questi di Fiorella Rubino sono molto morbidi e hanno un'ottima vestibilità: sono un modello skinny a 5 tasche, piuttosto aderente (ma non troppo), in un cotone stretch che "non stringe, non segna e non stressa". Dietro, all'altezza fianchi, hanno delle pinces modellanti, e la vita è dell'altezza giusta per abbracciare bene pancia e fianchi e non lasciare nulla al vento ;)
    • Buona regola da tenere nella debita considerazione è sempre quella di fare attenzione alla biancheria intima: se slip neri o colorati sono ovviamente fuori discussione, diffidiamo anche dal bianco. Meglio optare per uno slip liscio senza pizzi e cuciture, color carne. La morte del sesso, lo so, ma per quello ci saranno altri momenti.

    Una volta che li abbiamo comprati, questi jeans bianchi, con cosa li mettiamo? Queste le mie proposte!

    1. Bianco su bianco.
    O quasi. Per scongiurare l'effetto "gelatiere" ho aggiunto una nota di colore che però rafforza la freschezza dell'insieme.

    outfit con jeans bianchi e camicia sfumata

    outfit con jeans bianchi e camicia sfumata

    outfit con jeans bianchi e camicia sfumata

    outfit con jeans bianchi e camicia sfumata

    outfit con jeans bianchi e camicia sfumata


    2. Con colori cipriati o pastello. 
    Lo trovo un abbinamento molto raffinato. Qui ho indossato la mia vecchia casacca a kimono, di gran tendenza quest'anno, che nella fantasia floreale ha anche un richiamo di bianco:

    outfit con jeans bianchi e giacca-kimono con fantasia floreale nei toni cipriati

    outfit con jeans bianchi e giacca-kimono con fantasia floreale nei toni cipriati

    outfit con jeans bianchi e giacca-kimono con fantasia floreale nei toni cipriati

    outfit con jeans bianchi e giacca-kimono con fantasia floreale nei toni cipriati

    outfit con jeans bianchi e giacca-kimono con fantasia floreale nei toni cipriati


    3. Accendiamo il bianco con colori vivaci
    Questo è sempre un abbinamento fresco, divertente e azzeccato. Qui ho giocato con le righe e con gli accessori in nuance.
    Senza giacca:

    outfit con jeans bianchi e tshirt a righe colorate

    outfit con jeans bianchi e tshirt a righe colorate


    outfit con jeans bianchi e tshirt a righe colorate

    sandali in cuoio beige e rosa con pochette rosa

    outfit con jeans bianchi e tshirt a righe colorate

    Con la giacca:
    outfit con jeans bianchi, tshirt a righe colorate e giacca

    outfit con jeans bianchi, tshirt a righe colorate e giacca

    outfit con jeans bianchi, tshirt a righe colorate e giacca

    outfit con jeans bianchi, tshirt a righe colorate e giacca


    4. Con colori della terra: marroni, bruciati ecc.
    Questa combinazione mi piace particolarmente: con accessori etnici si ottiene un bell'insieme "safari" che trovo molto chic e adatta all'estate.

    outfit con jeans bianchi e accessori marroni in stile etnico

    outfit con jeans bianchi e accessori marroni in stile etnico

    outfit con jeans bianchi e accessori marroni in stile etnico

    outfit con jeans bianchi e accessori marroni in stile etnico

    outfit con jeans bianchi e accessori marroni in stile etnico


    5. Black & White
    Last but not least, l'intramontabile unione degli opposti, il bianco e il nero. Anche qui ho scelto le righe (jeans bianchi e righe orizzontali, ma quanto sono coraggiosa??) perché le trovo sempre divertenti.

    outfit con jeans bianchi e maglia a righe bianconere

    outfit con jeans bianchi e maglia a righe bianconere

    outfit con jeans bianchi e maglia a righe bianconere

    outfit con jeans bianchi e maglia a righe bianconere

    outfit con jeans bianchi e maglia a righe bianconere


    Ad ogni modo non preoccupatevi, se non vi fidate del bianco questi jeans esistono in tanti colori ;)

    PS: Se volete vedere come li hanno interpretati altre curvy blogger fate un salto sui post di Antonietta e Giorgia (prima però fatemi sapere qual'è la vostra versione preferita!).

    Outfit | sapore Tex-Mex

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    Quest'anno la moda ci porta in giro per il mondo: dopo le influenze orientali, di cui accennavo in un post precedente, un altro trend evidente entrando in una qualsiasi catena low cost è quello che io definisco di sapore tex-mex (non che le catene low cost siano la mia fashion-bibbia ma di sicuro sono una cartina al tornasole sulle tendenze più in voga).

    trend aztec print - stampe di ispirazione precolombiana

    Geometrie azteche, ricami, colori, fantasie vagamente precolombiane... Tutto ciò che è stampa e colore quest'anno mi attira moltissimo e devo dire che questo trend è in piena sintonia con lo stile che mi sento più addosso, piuttosto casual e quotidiano.

    Quindi, dopo la felpa con le perline dai richiami aztechi, ecco la mia interpretazione del gusto tex-mex!

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    outfit stile tex-mex con giacchina in denim, jeans stampati, stivali e borsa in cuoio

    giacca denim: Mango
    maglia rossa: Mango
    jeans stampato: Zara
    borsa: Utopia (su verdementashop)
    stivaletti: Latitude Femme

    Vi piace?

    Outfit | Welcome to the jungle

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    Ormai da qualche anno H&M (che, va detto, spesso ci inguaina in tessuti sintetici della peggior specie),  esce con una capsule chiamata Conscious Collection, una linea prodotta con una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale dei materiali e dei processi produttivi in cui gli abiti sono realizzati in cotone biologico o poliestere riciclato. Per questa stagione si sono prodotti in un tripudio di stampe floreali e jungle che ovviamente hanno fatto breccia sul mio animo sensibile e attento all'ecologia ;)








    t-shirt e pantaloni: H&M Conscious Collection
    cardigan: H&M
    scarpe: Zara
    borsa: Valuel by Silvano Biagini (su verdementashop)

    ShapeUp, una app per tenere sotto controllo quello che mangiamo

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    In questo periodo "caldo" in cui su tutti i fronti ci stanno ossessionando con diete miracolose (adesso la più in voga è la 5+2, ovvero mangiare normale per 5 giorni a settimana e fare dieta restrittiva per 2) e spauracchie prove costume, voglio rivelarvi un piccolo "segreto" che mi sta aiutando molto non tanto a dimagrire quanto ad acquisire consapevolezza di ciò che mangio. La mia nuova migliore amica si chiama ShapeUp ed è un'app per smartphone che permette di registrare il proprio diario alimentare e l'attività fisica giornaliera.


    Me la ha consigliata un'amica (se vuoi essere citata fammelo sapere ;)) che ringrazio davvero molto perché questa app si sta rivelando utilissima! Visto che da queste parti siamo tutte sensibili alla tematica ho pensato fosse carino rendervi partecipi della cosa, così magari ne traete dei benefici anche voi.

    Come dicevo, in sostanza ShapeUp è un'app che funge da diario alimentare con cui poter pianificare (o anche semplicemente registrare) ciò che mangiamo, in modo da avere sotto controllo l'apporto calorico giornaliero. Banale? Forse, ma non avete idea di quante sorprese si nascondano dietro agli alimenti e di quanto poco basti per far schizzare il conto delle calorie.
    ShapeUp si basa su un enorme, immenso database dei valori nutrizionali di tutti gli alimenti, compresi quelli che troviamo al supermercato, e se manca qualcosa possiamo semplicemente aggiungerlo ricopiando i valori nutrizionali riportati in etichetta. La cosa geniale è che con la fotocamera del cellulare si può fare lo scan del codice a barre, l'app riconosce l'alimento e ci dice quante calorie corrispondono a una determinata quantità.  Se al supermercato vedete una pazza che fotografa le confezioni delle patatine fritte e poi con aria sconsolata le ripone sullo scaffale sono io, venitemi a salutare!

    Questa app mi piace molto perché rende consapevoli di ciò che si mangia e quindi risulta utile sia per chi vuole dimagrire sia per chi vuole semplicemente tenere monitorata la sua alimentazione. Usandola infatti ci si rende conto di quanto incidano i peccatucci di gola. Non dico che non si facciano più, perché lo stile alimentare è sempre e solo una questione di scelte personali e di volontà, ma vedendo nero su bianco quanto "pesano" i 15 biscotti sgranocchiati con noncuranza davanti alla TV magari ci diamo una regolata e ne mangiamo solo un paio ;)

    L'utilizzo è molto semplice, basta registrarsi e fornire i nostri dati (peso, età, altezza, stile di vita più o meno sedentario). Ci verrà chiesto quale è il nostro obiettivo e quindi calcolato il nostro fabbisogno calorico giornaliero (che comunque è personalizzabile). Poi basta essere sincere e registrare tutto ciò che introduciamo e l'attività fisica che (eventualmente) facciamo durante la giornata, che verrà "scalata" dal conteggio permettendoci di mangiare un po' di più per non scendere sotto l'apporto calorico consigliato.

    Io mi sto trovando molto bene: è esattamente quello di cui avevo bisogno per rendermi conto di ciò che mangio e di cosa è meglio aggiustare delle mie abitudini alimentari, e in caso di eccessi mi è utile per rientrare in carreggiata senza fare troppi danni.

    Spero di avervi dato una dritta utile, se decidete di provarla (tanto è completamente gratuita nelle sue funzioni principali) fatemi sapere come vi trovate!

    Outfit | La vie en rose

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    Oggi mi sono vestita in fretta e furia perché ero in ritardo e non avevo nessuna intenzione di farvi vedere questo outfit, ma poi la mia mamma mi ha detto che ci sto molto bene e che dovrei vestirmi più spesso così, così ha vinto la mia vanità ed eccomi qui, in golfino rosa cipria e gonna a ruota come una brava signorina. 

    Sandali a parte, non esageriamo col bon ton ;)



    Io sospetto che tanto entusiasmo da parte materna sia dovuto al fatto che nei giorni scorsi mi ha visto in giro con un paio di jeans tutti strappati e questo è il suo modo sottile per farmi capire che mi preferisce ammodino piuttosto che sbrindellata. Mamma non volermene, son tornati il grunge e gli anni '90 ma per oggi farò finta di essermene dimenticata!








    golfino: H&M
    t-shirt: Petit Bateau
    gonna: Benetton
    scarpe: Zara

    Happy feet | sandali blu

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    Vi ricordate che in un post di inizio stagione vi avevo parlato del trend della scarpa col tacco comodo? Finalmente ho trovato il modello giusto per me, che unisce comodità e design!


    Mi sono piaciute subito per il colore, questo blu violaceo (un bel color indaco) che mi mancava nella scarpiera e che sta bene con i jeans che amo tanto indossare, e per la fascia alla caviglia. Inoltre si chiudono con il velcro, piuttosto comodo e veloce!
    Vi piacciono?
    Le ho prese da & other stories, a Milano. Ero molto curiosa di poter osservare dal vivo questa nuova nata in casa H&M, che ho trovato molto interessante soprattutto per le scarpe (ne avrei prese altre 5 paia almeno!) e gli accessori. Non ho potuto dedicare la giusta attenzione all'abbigliamento perché ero in compagnia e non volevo annoiare troppo le mie accompagnatrici, vedrò di rimediare la prossima volta.



    Presto ve le farò vedere indossate perché in foto rendono meno che dal vivo, così potrò anche confermarvi la loro comodità!


    Outfit | In bianco e blu

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    Come promesso, ecco il primo outfit con i miei nuovi sandali indaco di & other Stories! Tutto bianco e blu, un abbinamento molto estivo che non necessariamente deve richiamare il mondo marinaro.





    Scusate le foto in stile ectoplasma, devo assolutamente trovarmi un amante reflex-munito che riesca a immortalare le mie pose plastiche (amore, scherzo!)



    Mi piace moltissimo questa tunica, la trovo di un casul-chic che si adatta a tutte le occasioni. Per ricollegarmi al mio post di qualche tempo fa sulle conformazioni fisiche, direi che è il top perfetto per le donne a mela, ovvero con le gambe snelle e un po' di pancetta: la linea svasata copre i punti critici e la lunghezza che sfiora appena i fianchi è l'ideale per non appesantire la figura e dare risalto alle gambe (obbligatorio valorizzarle con dei pantaloni asciutti!).







    jeans: Zara
    pochette: All Saints
    Cosa mi dite, vi piace?

    Outfit | Abito a righe e dettagli rosa fluo

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    La caldana è arrivata e siamo già schienati e boccheggianti. Non dirò nulla al riguardo perché il maltempo mi aveva davvero stufato, certo però che la cara vecchia mezza stagione davvero non esiste più e si passa dal maglioncino di lana all'afa dei 35°C senza passare dal via.
    La settimana scorsa ho tagliato i capelli, o meglio, la parrucchiera mi ha tagliato i capelli senza darmi il preavviso, quindi ora non ho più la possibilità di raccoglierli. Cosa fare allora per rinfrescare il collo o semplicemente per rimediare a un "bad hair day"? Io vado di foulard, che in estate mi piacciono tanto per l'aria rilassata, vacanziera e vagamente etnica che regalano.


    Per giocare un po' col mood senza deviare troppo sul versante etnico ho mixato il foulard rosa a piccola stampa floreale con un maxi abito a rigone orizzontali (temeraria!) e altri dettagli rosa acceso. Non proprio un abbigliamento da ufficio ma per il weekend mi piace:




    Voi direte: ma che coraggio ad andare in giro così vistosa. O anche così conciata, se preferite.  Io invece vi dico che per me la cosa più imbarazzante è andare in giro con le braccia scoperte... Le mie bracciotte cicciose e poco toniche proprio non mi piacciono e tendo sempre a coprirle. Generalmente la manica che preferisco è quella 3/4, che copre tutto il braccio e si ferma appena sotto (o sopra) al gomito, e infatti se notate in molti dei miei outfit estivi indosso golfini leggeri con questa foggia. Oggi però bando ai tabù e via di canotta, che effettivamente preferisco alle maniche corte: trovo che la manichina che taglia il bicipite lo renda ancor più evidente e massiccio, attirando lì tutta l'attenzione. 






    questa foto mi fa troppo ridere, guarda che faccia :D
    abito: H&M (vecchia collezione)
    canotta, bracciale e borsetta: H&M
    foulard: non ricordo, direi no brand

    Se volete provare ad annodarvi il foulard, ecco come fare:




    Ritmi e danze dal mondo 2013

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    Ve lo ricordate il mio post dell'anno scorso su questa bellissima manifestazione interculturale di Giavera del Montello? Questo fine settimana si è svolta la diciottesima edizione e ancora una volta questo paesino del trevigiano è diventato l'ombelico del mondo, un festoso crocevia in cui culture e tradizioni diverse si incontrano amichevolmente.

    ma la bellezza di queste ragazzine ucraine?


    Questa manifestazione mi piace davvero tanto, e mi piace ancora di più perché è organizzata da queste parti, nel mio nord-est che molto più spesso fa notizia per le discutibili boutades di alcuni politici locali che poi immancabilmente vengono riprese e amplificate dalla stampa. Questa grande festa colorata, allegra, caotica, fa capire appieno il significato della diversità intesa come risorsa e arricchimento. Dallo scambio nascono sempre le cose migliori, ed è bello vedere la gioia e l'orgoglio delle proprie tradizioni negli occhi dei partecipanti, così come la curiosità senza diffidenza di chi si avvicina per conoscere e scoprire. Un approccio molto sano che dovrebbe essere messo in atto un po' in tutti gli ambiti della vita!









    Quale occasione migliore per sfoggiare un'altra versione del foulard sui capelli? Sono entrata nel tunnel e non ne esco più. Questa volta, vai col verde!

    Grazie Instagram per i tuoi filtri!





    Corpo piccino e testone enorme: non so come faccia il mio fidanzato a farmi venire così freak in OGNI foto che mi fa.
    Che dite, ero ben inserita nel contesto? ;)


    Demi Lovato e la Barbie: noi curvy abbiamo già stufato?

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    Domenica mi stavo concedendo il piccolo piacere di fare colazione con calma sfogliando riviste di moda nel silenzio della casa ancora addormentata quando un sorso di tè mi è andato di traverso. La colpa è stata di questo articolo apparso su Gioia (settimanale che tra l'altro mi piace parecchio nella sua veste rinnovata, seppure ormai tutte le riviste tendano ad assomigliarsi molto) in cui si dà risalto ad alcune dichiarazioni della cantante teen idol Demi Lovato che in un paio di tweet ha ironicamente richiesto come regalo di compleanno la creazione di una Barbie a sua immagine e somiglianza, ovvero curvy e con la cellulite.

    Uno dei miei sogni più grandi, avendo collezionato Barbie fin da bambina, sarebbe avere una Barbie tutta mia MA con la mia reale tipologia fisica... peso e altezza!». 

    In più, Barbie dovrebbe fare bambole con la cellulite!! Hahaha!!! Dopo tutto, circa il 95% delle donne ce l'ha!!!

    Il tono fintamente simpatico usato dalla giornalista mi ha molto infastidito un po' per l'approccio descrittivo alla giovane cantante "fatta a forma di bignè" (e suppongo non fosse inteso carinamente alla maniera di Concato), un po' per lo scherno generalizzato che si legge tra le righe di tutto l'articolo, ma soprattutto per l'infelice chiusa "chissà che non ne esca una generazione con priorità diverse dal ribadire, di continuo, la propria mancata magrezza".

    Ma come? Le curve sono la nuova frontiera del marketing, è tutto un gran parlare di curvy di qua e curvy di là, di rivincita delle morbide, di nuovi modelli di bellezza, di consapevolezza delle donne, autostima, accettazione e bla bla bla e dopo appena 2 minuti da che abbiamo preso la parola già abbiamo rotto e dovremmo smetterla di "ribadire continuamente la nostra mancata magrezza"? Cos'è che disturba della presa di posizione delle curvy? Della cellulite possiamo solo lamentarci e guai a viverla senza troppi patemi?

    Io sono troppo vecchia per conoscere la Lovato ma so che ha un grandissimo seguito tra i giovanissimi ed è molto attiva sul fronte della lotta al bullismo e ai disturbi alimentari, di cui ha sofferto fin da bambina. Non trovo quindi così stupida o superficiale la sua richiesta (chiaramente provocatoria sulla parte della Barbie con la cellulite) di creare una bambola con sembianze e proporzioni più umane. Barbie non dovrà per forza dare il buon esempio (ma anche sì, dato che è uno dei primi giocattoli che vengono regalati alle bambine) ma perché a noi femmine fin da piccole vengono proposti solo questi modelli femminili irreali, che poi crescendo ci ritroviamo in poca carne e molte ossa sui media?


    La consapevolezza della diversità fisica, dell'essere grasse, la preoccupazione per la cellulite emergono in età sempre più tenera proprio perché la società, in modo anche inconsapevole, sottopone a forti pressioni su come un corpo dovrebbe essere, MAGRO, e spinge moltissimo in quella direzione. Non ci sono alternative: o sei magra o sei brutta. Io ricevo mail di ringraziamento da parte di ragazze che sono a disagio col loro corpo essendo una taglia 44. In un post precedente una lettrice raccontava che la sua bambina di 4 mesi veniva salutata dalle signore che la incrciavano per strada come "bella cicciotta" e a lei chiedevano "simpaticamente" se la rimpinzava di latte o la gonfiava col compressore. A 4 mesi. A quell'età non si capisce, è vero, ma ormai fin da piccole si viene messe sulla bilancia e si è abbassata l'età e anche la taglia a partire dalla quale ci si considera e si è considerate grasse. E' vero che ci sono tante forme di discriminazione (occhiali, orecchie a sventola, apparecchio, per citare gli esempi dell'articolo) ma nessuna, nessuna, NESSUNA di queste caratteristiche ha un "peso" paragonabile all'essere fuori standard per la propria corporatura.

    A mio avviso creare una bambola alternativa alla classica biondona tettona col vitino e sottili gambe chilometriche non è una brutta idea. E mica perché alle bambine  magre si compra la Barbie magra e alle bimbe cicciotte quella grassa, ci mancherebbe solo aprire una nuova frontiera della discriminazione! Sarebbe solo un esercizio alla diversità, per comprendere che la bellezza ha diverse facce e diverse forme. Di pari dignità e che possono essere vestite con abitini, scarpette e accessori altrettanto belli.


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    Outfit | Gonna a ruota vintage, si o no?

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    La protagonista di questo post è una gonna originale degli anni '50 che ho acquistato mesi fa da A.N.G.E.L.O alla fiera Vintagemania di Bassano del Grappa. E' decisamente un capo difficile, uno di quelli che mi piacciono ma non riesco mai a mettere: sarà la foggia, abbondantissima e ridondante di stoffa e buffe illustrazioni dipinte, sarà che è a ruota, sarà che è vintage, fatto sta che l'ho presa in novembre , ve ne ho parlato in gennaio promettendo un post dedicato e ancora non è uscita di casa.



    Mi capita spesso con i vestiti vintage: li vedo, mi innamoro e poi non so come indossarli. Mi piace quando il vintage viene vissuto e vestito in modo naturale (come su Rosaspina o Cécile), non quando sembra un travestimento. Per cui ragazze mi trovo in difficoltà e chiedo il vostro consiglio. Posso uscire con questa gonna?




    Non sono convinta della pochette gialla e neanche del top (non tanto per il colore quanto per il taglio e le mini-borchie) ma questa è nata come una prova allo specchio "privata" che ho deciso di condividere con voi -sono anche quasi struccata!!- e mi interessa di più il vostro giudizio sull'impatto d'insieme.











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